Teatro Impiria di Verona

Teatro a Verona

IL RAGAZZINO E LA BICICLETTA

dal romanzo “Umberto Dei” di Michele Marziani
con Guido Ruzzenenti e Nicola Benetti
adattamento e regia Andrea Castelletti
Teatro Verona
Una storia che ha il sapore di una favola contemporanea, poetica e reale, di sorprendente attualità. Uno spettacolo semplice, come è semplice andare in bicicletta. Uno spettacolo leggero, che delizia, non brillante in senso stretto ma piacevole per la bellezza della storia, che è di una bellezza sincera.

https://www.youtube.com/watch?v=US88MD8anc8

Prossime Repliche

Nella bottega di un vecchio meccanico di biciclette entra un bulletto di quartiere trascinando la sua bici bucata. Scoprirà un mondo di ferri, gomme, manubri, grasso e sudore. Un mondo dove si incrociano storie, amori, ricordi, popoli e filosofie.  Per tutte le vacanze estive, il ragazzino si troverà a trascorrere le sue giornate nell’officina meccanica, affascinato da quel mondo e dalla seduzione della vecchia bicicletta “Umberto Dei”. Le vicende si tingono poi di giallo per il racconto dell’aiutante di bottega, uno studente afgano. Il finale, sorprendente, squarcia con ironia il pesante velo dei pregiudizi verso gli immigrati.

Lo spettacolo è tratto dal fortunato romanzo del giornalista e scrittore riminese Michele Marziani, che ha venduto migliaia di copie, trovando ampio consenso e diffusione soprattutto nell’ambiente, tra gli altri, degli appassionati di bicicletta e ciclisti in genere, fondando il suo successo non solo sull’elevato livello letterario ed originalità del racconto, ma anche per una intrinseca celebrazione della poetica della bicicletta. Chi lo ha letto ne è rimasto conquistato. Impossibile infatti resistere ad un romanzo tanto intimo e appassionato.
Dal libro prende movenza lo spettacolo, che vede sul palco un attore che racconta – impersonandola – la sua singolare vicenda ad un ragazzino di 16 anni che durante le vacanze estive trascorre le sue giornate nell’officina meccanica, affascinato da quel mondo di copertoni, cerchioni, manubri, forcelle e brugole e dalla seduzione della vecchia Umberto Dei.
Si aggiunge quindi alla già bellissima storia del libro, la magia del teatro e soprattutto la poetica che si crea in scena tra il vecchio ed il ragazzino.

Lo spettacolo celebra la poetica della bicicletta, ne svela la sua bellezza, la sua validità dal punto di vista sia culturale che sociale, la riscoperta di cose semplici e di valore. Inoltre fa cenno anche ai problemi attuali di integrazione culturale con i nuovi immigrati, secondo una storia a tinte gialle delicata ed emozionante.


Anno di produzione: 2011
Numero repliche: 42
Luoghi di replica: Verona, Ferrazze (VR), Soave (VR), Albaredo d’Adige (VR), Pescantina (VR), Bardolino (VR), Villafranca (VR), Bussolengo (VR), Cavalcaselle (VR), Cavallino (VE), Erbezzo(VR), Porto Mantovano (MN), Minerbe (VR), Peschiera d/G (VR), Merano (BZ), Mantova, San Vito al Tagliamento (PN), Schio (VI), Venezia, Molveno (TN), S.Giorgio (MN), Nola (NA), Sommacampagna (VR), Brindisi, Lodi, Macerata, Agugliano (AN), Bari, Legnago (VR), Ostia (Roma), Pordenone, Palermo, Rimini, Prato (FI), Milano, Uliveto Citra (SA), Carmignano di Brenta (PD), Cavalcaselle (VR), Pordenone, Pedarzano (TN)


I DIALETTI NEL RAGAZZINO E LA BICICLETTA

L’asse portante dello spettacolo sono le vicende a tinte gialle accadute al vecchio meccanico Arnaldo – meccanico di biciclette in Milano – che vengono da lui narrate al ragazzino, entrato in bottega per farsi riparare la sua bici bucata.
Nel racconto prendono vita una serie di personaggi, rievocati da Arnaldo stesso, che si caratterizzano per il loro dialetto: i condomini del caseggiato popolare che si esprimono in milanese stretto,  il Luigi, maestro di mestiere e di vita di Arnaldo ai tempi di Ferrara che parla un dolcissimo romagnolo, la vecchia ricca signora piemontese, il maresciallo dei carabinieri palermitano.
Tutti questi personaggi vengono interpretati da Guido Ruzzenenti calandosi di volta in volta nei loro diversi dialetti, rendendo lo spettacolo vario e gaio, un omaggio alle differenti parlate del nostro bel Paese.


INCONTRO CON L’AUTORE

Allo spettacolo, come spesso avviene, è possibile abbinare la presentazione del libro a cura di Michele Marziani stesso che è un momento sempre molto bello e ben riuscito, ricco. La presentazione potrà essere in teatro al pomeriggio (ore 18 idealmente) o in qualche libreria o biblioteca della città.


PER TEATRO & SOCIETÀ – argomenti trattati: ecologia, scelte non consumistiche, poetica della bicicletta, pregiudizi nei confronti degli immigrati

PER TEATRO & SCUOLA – adatto per scuole secondarie di primo e secondo grado



> Scheda Tecnica

Cod. Siae 892173A


Stralcio dello spettacolo “Biciclette”, che fu l’embrione da cui nacque “Il ragazzino e la bicicletta”
(ripresa effettuata da  uno spettatore durante la replica di Ostia)


Teatro Impiria, in scena a Verona dal 2006 con spettacoli e rassegne all’insegna della qualità e dell’originalità.